
La Coppa del Mondo FIBA 2023 ha avuto la sua parte di sorprese, e la sconfitta degli Stati Uniti contro la Lituania è senza dubbio la più notevole. Con il punteggio finale di 110-104 a favore dei lituani, molti si chiedevano come fosse potuta accadere una cosa del genere.
Fin dall’inizio dobbiamo riconoscere la performance fenomenale della Lituania. Segnando le prime nove triple e terminando ben 14 su 25, hanno dimostrato una maestria e una determinazione incrollabili. La squadra si è rivelata inarrestabile, con nove giocatori diversi che hanno segnato almeno una tripla.
Ma per comprendere questa sconfitta bisogna prima guardare alla composizione della squadra americana. Negli ultimi anni, la dimensione dei giocatori è stata una preoccupazione. La squadra è piccola, un punto debole che gli avversari, Lituania compresa, non hanno mancato di sfruttare. Non si tratta però di una debolezza subita, ma di una strategia assunta da coach Steve Kerr. Piuttosto che cercare di competere in termini di dimensioni, Kerr si è concentrato su velocità e agilità, facendo affidamento su guardie e ali come Tyrese Haliburton o Josh Hart, che possono difendere più posizioni.
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Il lituano Eimantas Bendzius ha simboleggiato l'ascesa della sua squadra quando ha segnato una tripla decisiva all'ultimo secondo, un momento che anche i tifosi americani hanno dovuto applaudire.
La sconfitta ha ricordato in parte la partita contro la Grecia del 2006, anche se le circostanze erano diverse. Mentre la Grecia ha beneficiato di alcuni colpi fortunati, la Lituania ha vinto sfruttando metodicamente le debolezze della squadra americana.
La questione delle dimensioni è sempre stata fonte di dibattito. Nel 2019, la squadra americana ha optato per tre grandi centri, ma la loro prestazione è stata deludente, culminata in un settimo posto. Quest'anno, con Walker Kessler come centro principale, l'enfasi è stata posta sulla difesa piuttosto che sulle dimensioni.
Giocatori come Anthony Davis o Joel Embiid potrebbero rafforzare la squadra in futuro, ma la loro integrazione rimane incerta. L’approccio attuale favorisce una difesa robusta e la versatilità.
Nonostante questa sconfitta, per gli americani non tutto è triste. Giocatori come Anthony Edwards, che ha segnato 35 punti in questa partita, dimostrano che il talento c'è. Come sottolinea il vice allenatore Erik Spoelstra: “Abbiamo quello che serve”. Una mentalità che potrebbe rivelarsi fondamentale per il resto del torneo.
La squadra americana, infatti, non deve lasciarsi sconfiggere. Nei quarti affronterà l'Italia, una squadra rinomata per i rimbalzi e l'abilità da tre punti.